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la CONFERENZA DELLE REGIONI ALPINE SOTTOSCRIVE UN DOCUMENTO PER L’ADOZIONE DI UNA STRATEGIA MACROREGIONALE PER LE ALPI

(Archivio)

E’ stata formalizzata in un documento d’iniziativa comune la volontà delle Regioni alpine riunitesi oggi, venerdì 29 giugno, nella località termale di Bad Ragaz, nel Catone di San Gallo, in Svizzera, di inviare un segnale politico forte ai rispettivi Governi nazionali e all’Unione Europea, pronunciandosi a favore di una Strategia macroregionale europea per le Alpi che possa costituire il quadro di azione idoneo per realizzare, sulla base dell’identità comune, una collaborazione sempre più stretta ed efficiente, a tutti i livelli, per affrontare con maggiore incisività le sfide condivise e per sfruttare al meglio le grandi potenzialità del territorio, valorizzando innovazione e forza economica.

 

All'elaborazione della risoluzione hanno partecipato i rappresentanti di Lombardia, Valle D’Aosta, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, delle Regioni Provence-Alpes-Côte d'Azur, Rhône-Alpes e Franche-Comté, di Baviera e Baden Württemberg, dei Land Tirolo, Salisburgo e Vorarlberg, dei cantoni Grigioni, S. Gallo, Ticino, Uri, Svitto e Vallese, nonché della Slovenia.

 

Per la Valle d’Aosta era presente il Presidente della Regione Augusto Rollandin, accompagnato dal Consigliere regionale Luciano Caveri, anche nella sua veste di Capo della delegazione italiana nel Comitato delle Regioni.

 

Il Presidente della Regione Augusto Rollandin, intervenendo nel corso del dibattito, ha evidenziato i punti della mozione approvata alcuni giorni fa dal Consiglio regionale che, esprimendo parere favorevole sulla Strategia europea per le Alpi, aveva segnalato una serie di necessità. «La nostra adesione al progetto – ha precisato Rollandin – è legata alla necessità di conciliare l’area più vasta della zona alpina con le caratteristiche particolari della parte più propriamente montana. A questo proposito, come valdostani, non possiamo non rimarcare la necessità, conseguente all’articolo 174 del Trattato di Lisbona, di considerare la specificità delle zone montane nell’ambito della coesione territoriale nell’Unione europea. Parteciperemo quindi alle prossime tappe nella convinzione che non si debba aprire un contenzioso preliminare tra grandi città della pianura subalpina e zone alpine propriamente dette, perché è invece necessario cementare un’alleanza reciproca, pur nella tutela delle diversità».

 

«Il Comitato delle Regioni – ha sottolineato il Consigliere Caveri – è stato protagonista e promotore di questa iniziativa nel solco di quanto già avviato per il Mar Baltico e il fiume Danubio. A dicembre ospiteremo a Bruxelles un’apposita iniziativa, con autorevoli esponenti europei, per tenere viva l’attenzione su questa progettualità decisiva per le popolazioni alpine».

 

Con il documento condiviso, i partecipanti alla Conferenza hanno voluto evidenziare il plusvalore di una Strategia comune europea per l'arco alpino, evidenziando quali sono i settori che possono trarre maggior giovamento da un approccio congiunto che si serve di misure condivise piuttosto che di soluzioni individuali adottate dai singoli Governi. Concretamente ciò significa che:

 

l'obiettivo centrale di una Strategia europea per l'arco alpino deve essere quello di promuovere e potenziare l'innovazione e la competitività;

il secondo pilastro riguarda i temi Acqua, Energia, Agricoltura e Silvicoltura, Ambiente e Clima. In particolare, proprio in riferimento al cambiamento climatico, le Regioni alpine vogliono attuare misure innovative, con il sostegno dell'Unione Europea;

il terzo pilastro risiede nello sviluppo di soluzioni riguardanti l'aumento del traffico transalpino e l’accessibilità delle Regioni montane più difficilmente raggiungibili;

infine la Strategia europea per l'arco alpino mira ad offrire un quadro di gestione che permetta la collaborazione di tutti i livelli essenziali di Governi e Amministrazioni.

 

Sulla base della risoluzione le Regioni partecipanti hanno quindi deciso di adoperarsi affinché i rispettivi Governi nazionali si impegnino nel Consiglio Europeo affinché la Commissione elabori una Strategia europea per l'intero arco alpino coinvolgendo anche gli Stati non membri come la Svizzera e il Liechtenstein. Parallelamente, esse promuoveranno la priorità individuata direttamente presso le Istituzioni europee.

 

Il documento di’iniziativa è disponibile sul sito www.argealp.org.

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